Yoga e Pilates: tecniche a confronto

Tecnica

Jonathan Urla

Il metodo Pilates fa parte delle discipline olistiche, in cui è compreso anche lo Yoga, cioè quelle discipline che uniscono mente e corpo. Questo aspetto, unito ad alcune affinità che si possono riscontrare, ci ha spinto ad approfondire l’argomento in questo contesto e ad offrire ai nostri lettori un utile strumento per aggiornarsi e capire meglio questa tecnica così coinvolgente ed efficace.

Il metodo Pilates, anche se nel tempo ha subito vari tipi di evoluzioni, ha il suo fondatore – Joseph Hubertus Pilates – che ha ideato e codificato la sua tecnica definita da lui stesso Contrology. Ciò non vale invece per lo Yoga che ha scuole di pensiero diverse, stili diversi e numerosi fondatori di correnti diverse.

In entrambe le tecniche si pone particolare attenzione alla respirazione, che aiuta a rilassarsi e ad eseguire il movimento, ma, se nello Yoga, la respirazione è più libera, nel metodo Pilates si trovano specifiche indicazioni per eseguire la corretta respirazione rispetto ad ogni esercizio, oltre ad esercizi utili ad individuare la respirazione richiesta che è di tipo diaframmatico con tenuta dei muscoli trasversi.

Anche la concentrazione è un elemento presente in entrambe le discipline e favorisce il controllo del movimento. Sul piano di lavoro del corpo, però, lo Yoga predilige la mente trascendendo fino ad un livello spirituale che ha forte rilevanza, mentre il metodo Pilates rimane una disciplina soprattutto fisica. Quest’ultimo nasce, infatti, come ginnastica posturale e riabilitativa, utilizzata in seguito, per la sua efficacia, anche solo per ritrovare o mantenere la forma fisica in un senso propriamente estetico.

Proprio per questi motivi l’ideatore non si è limitato solo al lavoro a corpo libero, il Mat Work, che prende il nome dal materassino utilizzato per gli esercizi, ma ha creato degli attrezzi specifici per facilitare la comprensione e l’esecuzione degli esercizi.

Gli attrezzi – dall’aspetto e dai nomi curiosi come Universal Reformer, Cadillac, Barrel, Chair e Magic Circle – hanno tutti un programma specifico che si sviluppa su livelli di apprendimento in un lavoro integrato che segue le necessità del momento rispetto agli obiettivi e alle capacità di ogni persona.

È comunque innegabile che all’interno di questa tecnica ci siano influenze dello Yoga che Joseph Pilates studiò e praticò. Ritrovando posizioni simili negli esercizi, qualcuno definisce anche il metodo Pilates  uno “Yoga in dinamica” poiché, invece che assumere una posa e mantenerla per un certo tempo, negli esercizi del metodo Pilates si dà grande importanza alla fluidità del movimento.

di Cristiana Zama, pubblicato su Yoga Magazine