Maria Rosa Motta Teacher of the Week

Teacher of the Month

Naturopata, Maria Rosa Motta si è cer­ti­fi­cata presso la Cova­Tech Pilates School nel 2006 seguendone i corsi di aggior­na­mento fino al 2009. 
Nel 2011 è diventata inse­gnante del metodo Yamuna Body Rol­ling e successivamente ha seguito la formazione di CoreAlign con Jonathan Hoffman.
Negli anni ha partecipato ad eventi quali il Pilates on Tour a Roma e seguito diversi workshop tra cui Ana­to­mia Fun­zio­nale con la dott.ssa Giu­liana Gra­ziano, Postu­ro­lo­gia con Gianni Bazzani, “Sco­lio­sis Work­shop” con Made­line Black, “The SmartS­pine™ Approach to renewed con­fi­dence in Inte­gra­tion Core Trai­ning” con Marie-José Blom; “Ana­lisi del movi­mento” con Anna Maria Vitali, “The­ra­pi­la­tes, Pila­tes for Pre­gnancy” con Sherry Betz; “Mat for Motor Con­trol, Sta­bi­lity and Balance” con Eli­za­beth Lar­kam, “The Foot Wor­kout” con Kelly Kane, “Pro­get­tare una Lezione” , “Prin­cipi Pila­tes in Azione” e “Pila­tes per Sco­liosi e Osteo­po­rosi” con Alan Herd­man, “Pro­gram­ma­zione per la gestione della sco­liosi” e “Foam Rol­ler level 2” con Clau­dia Fink,  “Just Ima­gine, the Future of Move­ment” con Eric Frank­lin e Kine­sis Myofascial Inte­gra­tion Struc­tu­ral Vision (level 1) con James Earls e Lau­ren Christ­man, all’interno di un pro­gramma for­ma­tivo di Ana­tomy Trains.

Maria Rosa è titolare dello Studio Tensegrity Pilates a Cassano d’Adda (MI).
Così condivide con noi il suo pensiero sul Pilates: «Ritengo che la tecnica Pilates sia una disciplina olistica a tutti gli effetti. Tra i principi fondamentali del metodo,  il respiro riveste un ruolo fondamentale, riscontro che ritrovo in altre discipline e tecniche trattate  dalla Naturopatia. Con il respiro viene attivata la consapevolezza del movimento, è resa possibile la concentrazione,  con un  risultato di eleganza e fluidità nell’espressione del corpo che permane al di là della lezione. Il respiro è il ponte che unisce “Il Dentro” con “Il Fuori”, la nostra parte profonda e intima si rende manifesta. Concentrandoci sul respiro siamo veramente presenti a noi stessi, nel momento reale in cui stiamo facendo l’esercizio: i nostri  pensieri, le preoccupazioni e i problemi non trovano spazio mentre facciamo Pilates. Altrimenti non stiamo facendo Pilates. Vivere  il presente, cogliere la bellezza del movimento, la nostra capacità di ascoltarci e di metabolizzare la sensazione fisica,  ci permette di migliorare non solo l’aspetto esteriore».
E aggiunge: «Sono entusiasta del mio lavoro : è ricco di nuovi spunti e idee.. il singolo esercizio può ispirare un’intera  lezione! Richiede impegno da parte di chi lo pratica e sentire come il corpo si organizza per arrivare ad eseguire correttamente l’esercizio è una sfida prima di tutto per sé stessi. Posso dire ai neofiti del Pilates di non avere fretta di arrivare ai risultati, di non scoraggiarsi se sembra “complicato” all’inizio. Un giusto mix di dedizione e impegno  e i risultati non tarderanno a manifestarsi! Per rispondere con una citazione di J.Pilates: “una buona forma fisica è la premessa per la felicità”».