La storia del mese. Diventare insegnante Pilates a 70 anni

Testimonianze

insegnante-pilates-70-anniDopo la morte di sua moglie con cui aveva passato venticinque anni della sua vita, Jim Smith, che era all’epoca cintura nera di secondo grado in Tae Kwon Do sentiva il bisogno di allenare l’equilibrio e la respirazione. Su consiglio di sua figlia si iscrisse in una palestra e fu lì che incontrò il Pilates. Aveva già praticato in passato il Matwork e Calisthenics nei Marines e gli erano piaciuti. Provò quindi a fare lezione sul Reformer e lo trovò avvincente. Focus, respirazione, core ed equilibrio richiesti erano incredibili. Appena andato in pensione si ritrovò a fare cinque lezioni a settimana, in seguito provando tutti gli attrezzi. Più lezioni faceva e più ne voleva fare. Fu così che la sua insegnante gli consigliò di diventare insegnante Pilates. Aveva tempo e denaro, quindi perché no? Alla veneranda età di 68 anni nel 2010 Jim ha iniziato il percorso con STOTT certificandosi, dopo aver effettuato il tirocinio, nel gennaio 2012 a settant’anni. Il periodo di formazione gli ha permesso di entrare in contatto con diversi insegnanti e proprio grazie a questi ha iniziato ad insegnare. Sostituendo una collega ha avuto l’opportunità di insegnare anche a persone malate di cancro. Su suggerimento di un’altra collega Jim ha poi intrapreso il Balanced Body Bridge Program certificandosi a giugno 2014 per poi arrivare al programma “Pilates fo Youth” della PMA e al corso “Neurological” di Mariska Breland. Per Jim è stata una vittoria nella vittoria. A Jim, infatti, diciassette anni fa, è stato diagnosticata la fibrosi polmonare del tipo idiomatico per cui non c’è cura. Dall’autunno del 2015 Jim fa volontariato come insegnante di Matwork per Turning Point che fa parte del KU MedCenter dell’Università del Kansas, il che lo ha portato a insegnare in seguito Chair Pilates per i KU MedCenter’s Cancer Centers. Ciò gli ha permesso di lavorare con pazienti affetti da diverse patologie aiutandoli ad affrontarle. Da quando Jim in autunno 2016 ha dovuto iniziare ad utilizzare l’ossigeno, la partecipazione alle sue lezioni è aumentata creando una maggiore vicinanza con questi pazienti. «Ora che ho quasi 75 anni, non potrei fare quello che faccio se non fosse per il Pilates» afferma Jim. E aggiunge: «Il mio dottore è sbalordito di tutto ciò che riesco a fare con solo il 26% rimasto dei miei polmoni. Se non fosse per la respirazione Pilates che mi aiuta a forzare l’ossigeno fino ai lobi più bassi non sarei qui ad aiutare gli altri a diventare più forti per affrontare i loro problemi. Quando non insegno, faccio gli esercizi del Reformer a casa. Sono stato sottoposto ad una protesi completa dell’anca e ho entrambe le cuffie dei rotatori ricostruite. Grazie al Pilates la riabilitazione è stata più breve. E ricordate l’esercizio è la medicina, il Pilates è esercizio, quindi il Pilates è la medicina»!
Fonte: www.pilatesglossy.com

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