Anna Maria Cova e CovaTech Pilates

Interviste

Anna Maria Cova

Nuovo mese, nuova intervista alla scoperta dei direttori delle principali scuole Pilates in Italia. Maggio dedicato ad Anna Maria Cova che è stata la prima a creare una vera e propria scuola per insegnanti Pilates in Italia, la CovaTech Pilates School.

Raccontaci i tuoi esordi nel Pilates.

Dopo aver abbandonato il mio lavoro di tersicorea, ho iniziato la ricerca di qualcosa che fosse in grado di appassionarmi come la danza classica.
Ho iniziato ad avvicinarmi al Pilates nel 1987 a Milano. Me ne sono innamorata immediatamente e ho cercato le possibili scuole di formazione. A quei tempi si poteva seguire la scuola di Alan Herdman a Londra e poco si sapeva di quello che si poteva fare negli Stati Uniti. 

Un amico mi disse che aveva visto un libro su J. H. Pilates in un negozio di libri di seconda mano. Andai a comprarlo e trovai il nome di Romana Kryzanowska, allieva diretta di Pilates che aveva rilevato l’attività alla sua morte.
Dopo molte ricerche, finalmente riuscii a contattarla e, nel 1989, partii per New York. 

Ai tempi, la scuola era gestita da Wee Tai Hom, una persona squisita che aveva rilevato gli attrezzi del vecchio studio di Joe Pilates e li aveva in parte portati da Drago’s Gym sulla 57a strada, a Manhattan.
Ebbi così modo di cominciare una formazione quasi privata, con me seguiva le lezioni anche Susan Moran. 

Al mio rientro, aprii a Milano il mio primo Studio Pilates e, successivamente, tornai per altri due anni a New York per completare la formazione.
Nel 1990, a San Francisco, conobbi Elizabeth Larkam che, a quei tempi, collaborava con il San Francis Hospital e con il dott. Garrich, ortopedico che sosteneva la ricerca sui risultati della tecnica Pilates in ambito riabilitativo. 

La possibilità di ampliare il potenziale del Pilates anche in campo riabilitativo prese forma e diede vita alla mia idea di completare la formazione studiando fisioterapia.  

Nel 1991, superai l’esame d’ammissione alla Scuola di Terapisti della Riabilitazione dell’Università degli Studi di Milano e, nel 1993, mi diplomai discutendo una tesi sulle applicazioni riabilitative del Pilates. 

Come puoi descrivere il tuo approccio al Pilates? 

Il mio approccio al Pilates è analitico. Il metodo CovaTech Pilates, che ho sviluppato negli anni, è influenzato dagli studi in fisioterapia che mi hanno sempre portato a valutare la scelta degli esercizi da proporre in base ai dati anamnestici raccolti.
Il confronto costante con professionisti di varie discipline mi ha permesso di elaborare dei protocolli differenziati adattati alle necessità dell’allievo. Secondo la mia metodologia, sono fondamentali le prime cinque lezioni d’impostazione iniziale che permettono di trasmettere i principi del metodo a tutti e di acquisire un linguaggio comune. 

Non dimentico, però, la danza classica che mi porta a prediligere la fluidità, l’armonia e soprattutto la consapevolezza del corpo. 

Quali ritieni siano i punti di forza della formazione insegnanti della tua scuola? 

La personalizzazione della didattica e la valorizzazione del ruolo dell’insegnante.
Nel metodo CovaTech, ogni futuro insegnante è guidato ad apprendere l’esercizio, saperlo eseguire, saperlo insegnare, sapere quando farlo eseguire e quando non farlo eseguire. Non sempre la stabilizzazione del bacino sarà il punto di partenza. In alcuni casi, sarà più importante lavorare sulla respirazione, in altri sul cammino, in altri ancora sul rilassamento. 

Il punto di forza della formazione CovaTech diventa, così, l’insegnante stesso che viene seguito nel percorso di training da docenti capaci di portarlo alla consapevolezza attraverso il ragionamento e non attraverso la ripetizione ottusa di un movimento ginnico.

In questi trent’anni di attività – che abbiamo festeggiato lo scorso anno – la nostra ricerca sul campo, l’esperienza e la collaborazione con grandi professionisti in ambito scientifico hanno permesso di sviluppare innumerevoli varianti sull’approccio e sugli esercizi proposti. 

Questo ha generato una formazione che rende l’insegnante CovaTech in grado di comprendere tutto ciò che viene proposto, in qualunque ambito delle discipline del movimento, con la capacità analitica di scegliere il miglior percorso da consigliare al proprio cliente. 

Personalmente rimango a disposizione costante di tutti i CovaTech Pilates Teacher per poter rispondere ad eventuali dubbi e trovare soluzioni strategiche funzionali alle sfide che regolarmente ci troviamo ad affrontare come insegnanti di Pilates.

Puoi dare un consiglio a chi vuole avvicinarsi al metodo Pilates per farne la sua professione? 

La formazione completa per diventare insegnanti di Pilates è molto impegnativa.
Valuta con attenzione il percorso formativo che vuoi frequentare e organizza la tua vita di conseguenza. Parla con gli insegnanti che hanno seguito il percorso che ti interessa e analizza i pro e i contro.
Vai a conoscere i docenti che terranno i corsi perché la differenza la fanno le persone. Il rapporto con chi insegna è fondamentale, per questo sarà importante trovarsi bene con il proprio Teacher Trainer. 

Cosa vorresti dire a Joe Pilates se ne avessi l’opportunità?
Grazie a te mi sveglio al mattino contenta del lavoro che faccio. Grazie! 

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